La meravigliosa posizione del Castello della Volta non è purtroppo pari al suo attuale stato di conservazione, alquanto decadente. Visibile dal paese, è raggiungibile percorrendo la strada che da Barolo porta verso La Morra. Fu costruito nel secolo XII da Manfredo di Saluzzo , discendente da Bonifacio del Vasto. Prima che Alba se ne impadronisse appartenne per qualche tempo alla famiglia De Braida. Il castello finì successivamente a far parte del feudo di Barolo e, in un successivo passaggio, nelle mani della famiglia Falletti. La sua è stata una storia complicata, sempre al centro di possibili cessioni e tentativi di demolizioni, nonché teatro di avvenimenti leggendari. Il crollo della volta del salone centrale avvenuto all’inizio del XIV (di qui il nome Della Volta) fu interpretato dalla fantasia popolare in chiave religiosa: gli uomini e le donne della corte del signore del castello, in abiti discinti e in preda ad un’orgia collettiva, furono seppelliti dal crollo del soffitto voluto dal diavolo per impadronirsi delle loro anime. L'ultima impennata della sua storia fu a cavallo del 1800, quando venne dapprima ripristinato a residenza signorile e poi eletto dall'ultima marchesa Falletti come luogo ideale per trascorrere ore tranquille in compagnia di Silvio Pellico, godendo sia dell'ombra dei folti ippocastani oggi non più presenti che dei panorami circostanti. Terminata la dinastia dei Falletti il castello entrò in una fase declinante che è durata fino ai giorni nostri, subendo nel 1944 ulteriori danni a causa di alcune cannonate da parte dei tedeschi. Il suo attuale aspetto decadente, tuttavia, rende molto credibili le diverse leggende che lo circondano.