La storia

Le Langhe entrarono a far parte del dominio romano nel II sec. A.C. anche se solo sotto il principato di Augusto cominciò il processo di romanizzazione del territorio, come testimoniano gli affascinanti resti archeologici di Alba, Bene Vagienna e Pollenzo. Nei secoli successivi al tracollo dell’impero seguirono le vicende del resto del nord Italia trovandosi infine sotto il controllo carolingio. Dalla frammentazione del territorio nel corso del medioevo emersero due città in grande rivalità tra loro, Alba e Asti. La storica rivalità continuò anche quando Alba e le Langhe passarono sotto il controllo del Marchesato (Ducato dal 1574) del Monferrato con capitale Casale Monferrato dominato dalla famiglia Gonzaga. Il territorio passò infine sotto il controllo dei Savoia al termine di due guerre di successione, legando i propri destini a quelli della dinastia che riunirà l’Italia. Il grande artefice di questo sogno di unità nazionale fu proprio un abitante delle Langhe Camillo Benso il Conte di Grinzane Cavour, Presidente del Consiglio dei ministri del Regno Sabaudo prima e del Regno d’Italia successivamente fu anche possidente terriero in Grinzane Cavour dove iniziò a vinificare un Nebbiolo più strutturato da cui ebbe origine il Barolo. Le vicende dell’800 videro impoverirsi il territorio all’epoca fuori dalle principali vie commerciali, situazione che perdurò oltre la metà del Novecento. In questo secolo le Langhe furono in prima linea nel fronteggiare l’esercito nazifascista come raccontato dal grande scrittore Beppe Fenoglio nelle sue opere. Nel dopoguerra l’ascesa di alcuni importanti gruppi industriali come la Ferrero, la Miroglio e la Mondo, la pubblicizzazione della Fiera del Tartufo ad opera di Giacomo Morra e la rivoluzione nei metodi di vinificazione negli anni ’80 portarono grande prosperità al territorio, oggi affascinante metà turistica ricca di eventi e fiere che richiamano visitatori da tutto il mondo, appassionati che possono scoprire le meraviglie enogastronomiche, culturali e naturalistiche che questa terra e la sua tradizione hanno da offrire.

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