Il suggestivo edificio che domina la rocca del paese, alto sui vigneti e sui boschi, circondato da folti, secolari ippocastani, è una costruzione del secolo scorso, ultimata nel 1880. Fu progettato dall'architetto G.B. Schellino di Dogliani (1818-1905), importante esponente piemontese, insieme agli architetti P. Palagi e E. Melano (attivi rispettivamente a Racconigi e a Pollenzo) del neogotico e dell'eclettismo, stili a cui si deve fare riferimento per comprendere l'architettura dell'800.
Sorge sui resti, ancora visibili, dell'antico castello medioevale, che il 13 giugno del 1224 divenne proprietà del Marchese Guglielmo VI di Monferrato e l'anno seguente, per investitura concessa dalla Repubblica di Asti, del Marchese Jacopo del Carretto e nel 1268, in seguito alla divisione tra i figli di Jacopo, toccò al primogenito Corrado del Carretto. In una stampa di F. Gonin (1808-1889) si osserva un'alta, massiccia muraglia del castello originario. L'attuale costruzione fu voluta dalla Signora Maria Allara Nigra, donna colta e scrittrice dilettante.
Si affidò al gusto e alla preparazione di G.B. Schellino, autodidatta, amico dell'architetto Antonelli, documentato e aggiornato sui cataloghi delle esposizioni universali e sulle pubblicazioni del tempo, nonostante operasse in un'area provinciale.
Attualmente l’edificio è adibito a ristorante, con vasta sala moderna accostata alle vecchie sale di fine Ottocento, che conservano affreschi e decori autentici.