Sinio vanta, tra i suoi edifici d’interesse storico-artistico, una testimonianza architettonica di rilevante interesse: il “castello” ovvero la casaforte quattrocentesca all’apice del concentrico. L’imponente costruzione venne fatta erigere, in sostituzione del maniero medioevale, dal marchese Franceschino del Carretto dopo il 1448, realizzando così un munito palazzo tardo-gotico a cui faceva da elemento svettante il preesistente torrione quadrangolare, purtroppo abbattuto più di un secolo fa, dopo la vendita da parte degli ultimi conti Vassallo di Castiglione, per adibirlo ad abitazione rurale.
La facciata verso piazza Marconi è contraddistinta da pregevoli finestre bifore, dal grande arco ogivale d’ingresso, da un decorativo marcapiano in laterizio, da aperture monofore e da un dipinto. L’affresco, recentemente restaurato, ove sono raffigurati Sant’Antonio abate e San Sebastiano con al centro la Madonna col Bambino, sovrasta il ricercato portale con lo stemma dei Del Carretto.
L’autore della pittura non è noto, però l’ambiente figurativo a cui è riconducibile è la cosiddetta “Scuola del monregalese” di affreschisti attivi nel Quattrocento.
Soprattutto dopo il 1897, la casaforte ha subito notevoli trasformazioni, ma ha mantenuto nel prospetto principale e nell’insieme volumetrico i caratteri distintivi della dimora signorile. Dal 1975 il muro esterno esibisce un altorilievo del celebre scultore Umberto Mastroianni che l’ha donato a Sinio, nel trentennale della Resistenza (1975)
Sono terminati i lavori di restauro dell’edificio, condotti nel rispetto dell’originario impianto architettonico, che rendono il castello sede di una importante struttura turistico-ricettiva.